Bonelli lancia un cartoon su Legs Weaver… perché è lesbica?

Oggi è arrivata la notizia che la Bonelli ha presentato una nuova produzione animata dei suoi personaggi dopo quella di Dragonero, passata piuttosto inosservata. Mi sarei immaginato un cartoon su Tex o Dylan Dog o Zagor o addirittura Nathan Never, un bel cartoon in stile science fiction e invece… è arrivata Legs Weaver. Una decisione priva di senso dato che Legs Weaver non ha una sua serie regolare (benché l’abbia avuta molti anni fa, poi chiusa per basse vendite) ed è un personaggio secondario e noto ai lettori di Nathan Never, dove fa parte del cast dell’Agente Speciale Alfa. Quindi perché proprio Legs Weaver? Sarà forse perché è una lesbica e la Bonelli vuole ammiccare ai radical chic? Questa sembra l’unica ragione plausibile di una scelta altrimenti assurda.

Creata dal Michele Medda, Antonio Serra e Bepi Vigna, l’agente speciale al servizio dell’Agenzia Alfa Legs Weaver debutta nel 1991 sulle pagine di Nathan Never, che è stato primo eroe seriale di fantascienza della scuderia di Sergio Bonelli Editore. Il successo del personaggio tra i lettori del mensile fa sì che, nel 1995, Legs abbia una serie regolare andata avanti per oltre 100 uscite mensili e numerose iniziative collaterali (speciali, maxi, miniserie…). Legs è stata quindi la prima eroina donna dell’universo Bonelli a essere titolare di una testata tutta sua. Però… siccome è lesbica e c’è da ammiccare ai radical chic, ecco che si punta su di lei sperando di avere ottimi riscontri da parte di quei salotti mediatici che vanno matti per queste forme di devianza.

Le storie di Legs Weaver si svolgono nel lontano futuro della Terra. Legs e i suoi colleghi agenti dell’agenzia di vigilanza e di sorveglianza Alfa, fra cui proprio Nathan Never, vivono e si muovono tutti nella stessa Città Est. La futuristica metropoli in cui abitano decine di milioni di persone è ricettacolo di ogni pericolo: dai piccoli criminali ai folli animati dal desiderio di dominare il mondo. Caratteristici dei fumetti di Legs sono l’azione e l’adrenalina, l’ironia e il divertimento, ma l’atmosfera scanzonata non deve trarre in inganno: sotto sotto arde sempre e comunque il fuoco della pura avventura! O almeno così dovrebbe essere. Oggi le storie di Nathan Never sono una palla! La ragione per la quale forse la Bonelli non lancia un cartoon su Tex è che dato il contesto storico sarebbe difficile infilare nelle storie contenuti lgbt, gender, woke e altre controverse cose affini.

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