Bonelli: crisi infinita! A settembre il nuovo aumento dei prezzi

L’annuncio era nell’aria da molti mesi e io stesso ve ne ho parlato spesso, ma molti di voi non ci hanno creduto. Ebbene, ora è praticamente ufficiale: da settembre 2024 i fumetti Bonelli aumenteranno ancora di prezzo, passando dagli attuali 4,90 euro a 5,40 euro. 50 centesimi (1.000 lire del vecchio conio) tutte d’un botto che “voi” dovrete sborsare altrimenti il vostro editore preferito di quartiere chiuderà i battenti. Quindi, non lamentatevi e cacciate er grano, come dicono a Roma e guai a lamentarvi, altrimenti, al solito, vi bannano pure dai gruppi o vi bloccano sulle pagine.

Dico “voi” perché io ho mollato da oltre un anno le serie Bonelli, vendendo tutti gli albi che avevo (e guadagnandoci pure, alla faccia di quegli stronzi che spargono odio contro di me nei gruppi). Di tale aumento ha parlato anche lo youtuber Lucadeejay, un accanito sostenitore della Bonelli che non ha potuto non manifestare tutta la difficoltà, come si vede dal video stesso, nel dare questa notizia che significa che le vendite calano, i costi aumentano, non va bene niente (anzi, va tutto a puttane) e se siamo arrivati a questo punto, la responsabilità è della Bonelli che non si è mai detta disposta a cambiare la sua politica servile verso la narrazione di sistema schierandosi contro gli effettivi gusti del pubblico (che continua a mollare le sue serie giustamente e meritatamente).

Chissà cosa penseranno ora i vari autori della Bonelli che in qualche gruppo o forum (soprattutto di Tex) quando parlavo della crisi, delle loro scelte sbagliate e di come, alla luce di tutti questi fattori di errore messi insieme, sarebbero stati costretti ad aumentare ancora i prezzi, spesso e volentieri mi rivolgevano espressioni offensive. Il copione è quello solito: uno riporta una opinione critica verso il sistema che essi rappresentano? Scatta subito la rappresaglia. Beh, ora prendetela in quel posto poiché vi siete messi contro la realtà, la quale prima o poi trionfa sempre, come in questo specifico caso. Non è facile fare il “fumettaro” oggi, dice Lucadeejay nel video!

E dice bene, aggiungendo che qualche segnale era arrivato anche dalla recente decisione della Bugs Comics di diminuire le pagine di Kalya, la sua serie clone di Dragonero, calando però un po’ il prezzo (giusto per rendere meno doloroso il siluro che sarà arrivato nel didietro di molti dei lettori che seguono questa collana). Della crisi della Bugs Comics ho parlato bene qui, aspettatevi pure lo stesso trattamento per Samuel Stern, di cui si afferma che potrebbe chiudere a breve. Anche la Bonelli poteva evitare questo nuovo aumento (oramai, il ritmo è di un aumento all’anno) e optare per una diminuzione delle pagine, ma per i vertici della casa editrice sarebbe suonata come una doppia sconfitta, così si accontentano di una sconfitta sola. E ora su, tirate fuori er grano!

Alla Bonelli sono arrivati a questo punto perché hanno perso per strada tanti, tanti lettori e fino a quando le cose andavano bene permettevano pure a certuni, come Tiz. Sclavi, di mandare a quel Paese (cioè in culo) i lettori che si lamentavano (erano i tempi in cui Dylan Dog inedito vendeva 530.000 copie ma siccome oggi ne vende 45.000 tutti zitti, salvo qualche autore che sulla rete continua ad insultare i lettori). I costi dell’aumento sono presto detti: chi compra quattro serie ogni mese, da settembre dovrà sborsare 2,00 euro in più. E che saranno mai? Un caffè in meno! Il tutto però porterà a nuove riduzioni delle vendite poiché molti aspettavano soltanto questa notizia per avere la scusa di tagliare i rami secchi. E non è finita qui perché già si parla di un nuovo aumento a 5,90 euro per gli inizi del 2025… o pensavate di cavarvela così a buon mercato?

2 pensieri su “Bonelli: crisi infinita! A settembre il nuovo aumento dei prezzi

    1. Fumetti-70 Autore articolo

      Si, Dylan Dog era spesso al centro delle discussioni ma le vendite non ne hanno mai beneficiato. Con l’arrivo della Baraldi la situazione è peggiorata, ma in Bonelli non ammetteranno mai di avere commesso errori. La colpa è sempre del lettore che non capisce la “bontà” delle loro scelte.

      "Mi piace"

      Rispondi

Lascia un commento